
Ieri a Milano i funerali dello storico archivista di Corso Sempione Michele Casta.
La prima parte di questa lettera, letta durante la cerimonia funebre, è stata scritta da Rino Anzalone e la seconda parte da Giusi Corbelli.”Per molti di noi -scrive commossa Angela Boscaro- sono le parole pensate e non dette ad alta voce. Loro sono riusciti a sintetizzarle perfettamente”.Alla famiglia, ancora oggi, decine e decine di messaggi di cordoglio da tutta la Grande Famiglia di RAI Senior. Proprio ieri il Presidente di RAI Senior Antonio Calajò aveva scritto “Michele era uno di noi”.

Caro Michele,
ti porteremo sempre nel cuore, come simbolo di umanità
profonda, come uomo di fede che ha dedicato la sua vita
al servizio degli altri.
Sei stato capace, di ascoltare, tendere una mano, offrire
parole di conforto, manifestando in ogni circostanza le
virtù più nobili del cuore umano.
La tua sincerità nelle parole, la delicatezza nei gesti
quotidiani, hanno reso il mondo intorno a te un luogo
migliore.
Eri luce in momenti di buio, guida per chi cercava un
abbraccio, fonte d’ispirazione per chi attendeva un
semplice gesto di gentilezza.

La tua presenza, discreta e potente, scaldava le anime e
creava legami di affetto e rispetto.
Continua ad aiutarci, ora che sei in Paradiso, affinché il
tuo esempio d’amore e umanità continui a ispirarci, a fare
del bene, a vivere con integrità , a coltivare relazioni
basate sulla sincerità e il rispetto, nel lavoro e nella vita di
tutti i giorni.
Ti porteremo sempre nel cuore, grati per ogni momento
insieme, per ogni istante di pura bellezza che hai donato
alle nostre vite.

Aggiungo un ricordo personale: Michele ormai più di 25
anni fa, in questa stessa Basilica, ha tenuto a battesimo
uno dei miei figli.
Scegliemmo Michele come padrino perché desideravamo
che la nostra famiglia fosse sostenuta da riferimenti
autentici, solidi, capaci di grande umanità .
Michele non sapeva cosa fosse l’indifferenza e questa per
me è stata la sua più grande virtù la più esemplare. E’
stato un uomo solidale con i più fragili, sempre vigile nel
cogliere i segni della prevaricazione del più forte e ad
esprimere, anche solo con uno sguardo, il suo dissenso.
Un uomo fedele al proprio ruolo, con il coraggio delle
proprie idee.

Per la mia famiglia Michele è stato testimonianza di vita,
non è stato padrino di un figlio solo, ma una presenza
buona, generosa, sorridente, per tutti i miei figli e per me.
Quello di Michele è un cuore grande, capace di
comprendere tutto e tutti, di ricordarsi di tutto e di tutti. Di
vedere il bello e il brutto e di darsi pace, di dare pace ai
tanti che confidavano a lui i propri tormenti.
Di Michele conserverò il ricordo di un uomo a cui non
sfuggiva nulla, che arrivava a Natale con i pacchetti per
tutti i bambini e a Pasqua con l’agnello di marzapane dalla
Sicilia e che magari si fermava a casa solo 5 minuti, ma
lasciando la scia luminosa di una stella cometa.

